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Attacco Ransomware: Quando le Aziende Nascondono i Tuoi Dati Dietro al Silenzio

La gravità di un Attacco Ransomware

Attacco Ransomware ... Sei davvero al sicuro? Mentre continuiamo a fare affidamento sulle grandi aziende per proteggere i nostri dati, c'è una verità scomoda che molti di noi ignorano: alcune aziende pagano i cybercriminali in segreto e non te lo dicono mai.

Sì, proprio così. Quando un'azienda viene attaccata con ransomware, i tuoi dati vengono presi in ostaggio. Spesso, l'azienda non vuole affrontare lo scandalo pubblico, così, invece di avvertire i propri utenti e correre ai ripari, paga il riscatto in silenzio per evitare danni alla sua immagine. E tu? Resti esposto, senza sapere che i tuoi dati potrebbero già essere venduti o sfruttati.

Un caso emblematico: Garmin

Attacco Ransomware
Attacco Ransomware

Un esempio famoso è il caso di Garmin, il gigante della tecnologia fitness e GPS, che nel 2020 fu vittima di un attacco ransomware. L'attacco bloccò i loro servizi globali, compresi i sistemi di navigazione per aerei e i servizi per milioni di utenti. E cosa fecero? Mentre i servizi rimanevano offline per giorni, emersero voci secondo cui Garmin aveva pagato un riscatto di 10 milioni di dollari per riprendere il controllo dei suoi sistemi.

Sebbene l'azienda non abbia mai confermato ufficialmente di aver pagato il riscatto, molte fonti affidabili riportarono questa informazione, e il fatto che Garmin sia stata in grado di ripristinare i suoi servizi così rapidamente è stato interpretato da molti come una conferma implicita.

Ma cosa significa tutto questo per te?

Quando un’azienda come Garmin subisce un attacco così grave, i clienti restano all'oscuro dei dettagli cruciali. Sappiamo che i servizi sono stati interrotti, ma non sappiamo quanto siano stati compromessi i nostri dati. L’azienda può scegliere di non rivelare l’entità del danno per evitare di intaccare la fiducia dei clienti e proteggere il proprio valore di mercato.

Eppure, dietro questo silenzio, c'è una realtà inquietante: i cybercriminali sanno di poter fare leva sull’orgoglio aziendale. Sanno che molte aziende preferiscono pagare piuttosto che affrontare il disastro delle pubbliche relazioni. Così, la tua sicurezza viene scambiata per una questione di immagine.

Il problema delle trattative segrete

Questa tendenza a negoziare con i criminali è molto più comune di quanto si pensi. Secondo un rapporto di Sophos, il 66% delle aziende colpite da ransomware ha ammesso di aver considerato o effettuato pagamenti ai cybercriminali per ripristinare l'accesso ai propri sistemi. Ma questa strategia non solo alimenta ulteriormente i criminali, ma ti lascia anche in una posizione pericolosa.

Se l'azienda paga in segreto, chi garantisce che i tuoi dati non siano stati già venduti o duplicati? Pagare il riscatto non elimina la minaccia, ma la maschera. Intanto, i tuoi dati potrebbero essere già stati compromessi, mentre tu non ne sai nulla.

La tua privacy come ostaggio

La parte più sconvolgente di questi attacchi è che le aziende, anche quelle che pagano il riscatto, spesso non garantiscono un’integrità completa dei dati. Potrebbero riprendere il controllo dei loro sistemi, ma ciò che accade ai tuoi dati personali rimane un’incognita. Potresti diventare vittima di frodi o furti d'identità mesi dopo l'attacco, senza nemmeno sapere che è tutto partito da quella violazione.

E cosa succede a quelle aziende? Nella maggior parte dei casi, nulla di rilevante. Al massimo, pagano multe irrisorie rispetto ai loro profitti, mentre continuano a nascondere la verità ai loro utenti.

La tua rabbia conta

Dobbiamo smettere di tollerare questo silenzio. Le aziende che nascondono un attacco ransomware dietro pagamenti segreti stanno giocando con la nostra sicurezza. È tempo di far sentire la nostra voce e chiedere trasparenza. Gli utenti hanno il diritto di sapere quando i loro dati sono stati compromessi, e le aziende devono essere tenute a rispondere delle loro azioni.

Ogni volta che un'azienda decide di pagare in segreto piuttosto che informare il pubblico, tu sei la vera vittima. Non lasciamo che il silenzio diventi la norma.